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- Incentivo all'esodo di 990 mila euro per Fabio Candeli.
- Ricavi semestrali in calo del 7,1% a 34,5 milioni di euro.
- Utile netto in contrazione del 77%, fermo a 1,3 milioni di euro.
- Raccolta totale clientela scende del 4,6% a 6 miliardi di euro.
- Valorizzazione potenziale di oltre 200 milioni con la vendita a spezzatino.
Il panorama finanziario italiano è scosso da un potenziale cambiamento ai vertici di Banca Profilo. Fabio Candeli, attuale direttore generale ed ex amministratore delegato, potrebbe lasciare l’istituto già a partire dal primo settembre. Questa decisione, anticipata da indiscrezioni di stampa, è stata confermata da una nota ufficiale della banca, controllata al 62,4% dal fondo Sator di Matteo Arpe. Sul tavolo, per Candeli, un incentivo all’esodo pari a 990 mila euro.
La vicenda giunge a seguito di un periodo di turbolenze interne, culminato con un cambio di governance all’inizio di aprile. Candeli, figura storica e uomo di fiducia di Arpe, aveva guidato Banca Profilo per ben 16 anni. Tuttavia, divergenze strategiche, in particolare sul processo di dismissione del principale asset del fondo Sator, avrebbero incrinato il rapporto tra i due.

Dettagli finanziari dell’accordo di uscita
Oltre all’incentivo all’esodo, l’accordo prevede che Candeli riceva 360 mila euro come componente fissa, 10 mila euro a titolo transattivo e le stock option maturate negli esercizi precedenti. Candeli possiede un portafoglio di quasi due milioni di azioni della banca, il cui valore corrente si aggira attorno ai trecentomila euro. Questi numeri sottolineano l’importanza della figura di Candeli all’interno dell’istituto e la portata dell’operazione finanziaria in corso.
Parallelamente, Banca Profilo ha reso noti i risultati della semestrale, che evidenziano un calo dei ricavi del 7,1%, attestandosi a 34,5 milioni di euro rispetto ai 37,1 milioni del primo semestre 2024. L’utile netto ha subito una contrazione del 77%, fermandosi a 1,3 milioni di euro. Anche la raccolta totale della clientela ha registrato un decremento del 4,6%, scendendo a 6 miliardi di euro.
- 👍 Candeli ha guidato la banca per 16 anni... ...
- 📉 Il calo dei ricavi e dell'utile netto... ...
- 🤔 La vendita a spezzatino potrebbe essere... ...
L’ispezione di Banca d’Italia e la strategia dello “spezzatino”
La situazione di Banca Profilo è ulteriormente complicata da un’ispezione di Banca d’Italia, che ha messo nel mirino la divisione investment banking. Questo esame, finora non divulgato, ha rivelato carenze interne riguardo ai sistemi di controllo in materia di antiriciclaggio, comportando l’applicazione di sanzioni per alcuni dirigenti di alto livello e per l’organo di controllo.
In questo contesto, si fa strada l’ipotesi di una vendita della banca in stile “spezzatino”. Da oltre quattro anni, l’istituto è alla ricerca di un compratore, ma ben otto trattative sono fallite. L’ultima sorpresa è stata la dimissione della maggioranza dei consiglieri, motivata da un dissenso sull’applicazione del sistema di governance.
Attualmente, la trattativa più concreta sembra essere quella con Banca Sella. L’advisor Gualtieri & associati starebbe studiando una soluzione per massimizzare la valorizzazione della banca attraverso un “break up” tra le quattro anime di Profilo: il private banking, la banca digitale Tinaba, la divisione finanza e l’investment banking. Questa strategia potrebbe portare a una valorizzazione complessiva di oltre 200 milioni di euro.
Prospettive future e implicazioni strategiche
Il futuro di Banca Profilo appare incerto e dipenderà dalle decisioni che verranno prese nelle prossime settimane. La risoluzione del rapporto con Candeli, l’ispezione di Banca d’Italia e la possibile vendita a “spezzatino” sono tutti elementi che contribuiscono a creare un quadro complesso e in evoluzione.
*La vicenda di Banca Profilo solleva interrogativi importanti sulle strategie di governance e sulla gestione degli asset nel settore bancario italiano. La discontinuità a livello di presidenza e il possibile cambio di passo per il futuro della banca sono segnali di un cambiamento importante. Resta da vedere se queste mosse porteranno a una stabilizzazione dell’istituto e a una sua valorizzazione sul mercato.
Riflessioni conclusive: Navigare le acque agitate del cambiamento bancario
In un’epoca di trasformazione digitale e di crescente complessità normativa, le banche si trovano a dover affrontare sfide senza precedenti. La vicenda di Banca Profilo ne è un esempio emblematico.
Una nozione base di nuove strategie bancarie riguarda l’importanza di una governance solida e trasparente. Un consiglio di amministrazione coeso e allineato sugli obiettivi strategici è fondamentale per guidare l’istituto attraverso le turbolenze del mercato.
Una nozione avanzata, invece, riguarda la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto esterno. Le banche devono essere in grado di innovare, di diversificare i propri servizi e di cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
La vicenda di Banca Profilo ci invita a riflettere sul ruolo delle banche nel sistema economico e sulla loro capacità di rispondere alle sfide del futuro. È necessario un approccio strategico e una visione chiara per garantire la stabilità e la crescita del settore bancario italiano.*
- Comunicato stampa ufficiale sui risultati semestrali di Banca Profilo.
- Sito ufficiale di Banca Profilo, utile per comunicati e informazioni societarie.
- Risultati preliminari 2024 di Banca Profilo, utili per valutare performance finanziaria.
- Pagina di Banca d'Italia sulla supervisione e normativa antiriciclaggio.