E-Mail: [email protected]
- L'azione UniCredit ha segnato una crescita del 4% negli ultimi 5 giorni.
- Banco BPM ha visto crescere le quotazioni del 5,6% nell'ultima settimana.
- Performance sorprendente per UniCredit: +79% dall'inizio dell'anno.
Attualmente, l’Unione Europea è coinvolta in una serrata disputa con l’Italia circa l’attuazione del golden power, esercitato dal governo Meloni nel contesto della proposta di acquisizione (OPA) presentata da UniCredit nei confronti di Banco BPM. Pur avendo UniCredit deciso di ritirare la propria offerta, questa controversia continua a destare interesse a Bruxelles, dove si sollevano dubbi sulla validità giuridica delle azioni intraprese dall’Italia.
La posizione dell’Unione Europea
La Commissione Europea ha annunciato tramite la sua portavoce Lea Zuber che è stata presa visione delle osservazioni presentate dall’Italia a seguito della missiva datata 14 luglio 2023. Nella suddetta lettera, l’ente europeo aveva manifestato incertezze riguardo alla congruenza del decreto italiano concernente l’acquisto di Banco BPM da parte di UniCredit con quanto stabilito dall’articolo 21 del Regolamento UE sulle concentrazioni e altri aspetti della legislazione europea. Pertanto, Bruxelles si appresta a esaminare con attenzione la posizione italiana prima di definire i passaggi successivi.
In parallelo a ciò, è stato attivato un confronto tra la Commissione e il governo italiano nell’ambito dell’iniziativa EU Pilot. Questo dialogo riguarda specificamente le normative italiane sui poteri speciali (Golden Power) applicati nel settore finanziario. Anche qui l’Italia ha risposto fornendo una comunicazione che ora si trova sotto scrutinio da parte delle autorità europee.
- 🇮🇹 Difendere gli interessi nazionali è sacrosanto... ...
- 🇪🇺 L'UE ha ragione a vigilare, l'Italia spesso... ...
- 🤔 Ma siamo sicuri che il golden power sia sempre... ...
La difesa del governo Meloni
Stando a fonti svelate da Bloomberg, l’amministrazione guidata da Meloni si fa portatrice della tutela degli interessi nazionali, ribattendo le accuse rivolte circa presunte violazioni delle legislazioni europee. Palazzo Chigi afferma di aver operato nel rispetto delle normative europee, avversando così i giudizi preliminari forniti dalla Commissione.
La Repubblica Italiana è tenuta a una risposta entro un termine di 20 giorni lavorativi riguardo all’ultimatum proveniente dall’UE per annullare il decreto oggetto di contestazione. A parere della Commissione Europea, tale decreto risulta in contrasto con le direttive relative alla libera circolazione dei capitali e infrange la competenza esclusiva assegnata alla BCE per quanto concerne la vigilanza prudenziale.

L’andamento dei titoli in Borsa
Malgrado i turbamenti che caratterizzano la situazione attuale, si è osservato che i titoli della banca italiana UniCredit e dell’istituto finanziario Banco BPM continuano a presentare tendenze favorevoli all’interno della Borsa Italiana. Analizzando gli ultimi cinque giorni sui mercati finanziari, si nota come l’azione UniCredit abbia messo a segno una crescita oltrepassando la soglia del 4%, accompagnata da una significativa risalita nel corso dell’ultimo mese che ha toccato il 19% e addirittura una variazione positiva del 23% nelle ultime dodici settimane. L’andamento dall’inizio dell’anno ha superato complessivamente una performance sorprendente superiore al 79%, raggiungendo in termini annuali quasi il 97%.
Parallelamente, anche le quotazioni delle azioni Banco BPM hanno visto crescere i loro valori: infatti, si registra per questa settimana recente un +5,6%, seguito da uno slancio nel mese corrente fissatosi attorno al +15%. Non meno rilevante appare l’aumento temporale trimestrale vicino al 17%. Fin dall’inizio dell’anno (YTD), si evidenzia per questi titoli particolarmente ottimisti un progresso notevole segnando quota pari al +52,6%, con picchi nei rendimenti annuali prossimi ad approdare intorno a quoti pressoché stupefacenti (+105%).
Le implicazioni politiche e le divisioni interne
Il ricorso al golden power ha acceso vivaci dibattiti e generato fratture all’interno del governo Meloni. Una parte dei rappresentanti politici sostiene fermamente la necessità di proteggere i beni nazionali, mentre un’altra parte considera che Bruxelles stia agendo nella sua sfera d’influenza in maniera assolutamente valida. Questa situazione ha messo a nudo le controversie tra il concetto di sovranismo e il dovere di osservare i regolamenti europei, creando così lo scenario di possibili conflitti formali tra Italia e Unione Europea.
La Commissione Europea esprime forte disappunto nei confronti dell’impiego opportunistico della nozione d’emergenza come giustificazione per una simile ingerenza statale nel libero mercato. Essa respinge categoricamente l’idea secondo cui tali manovre governative possano trovare fondamento nel timore riguardo alla sicurezza pubblica, reputando questa posizione non conforme alle normative europee vigenti.
Verso un possibile contenzioso formale
Tra i possibili sviluppi futuri, la Commissione Europea potrebbe avviare un procedimento formale di infrazione contro l’Italia per violazione del diritto comunitario. Tale eventualità si inserirebbe in un quadro più ampio, caratterizzato da una “resistenza politica” al consolidamento bancario non solo in Italia, ma anche in altri paesi europei come la Spagna.
Quale Futuro per il Sistema Bancario Italiano?
La questione relativa a UniCredit-Banco BPM pone domande fondamentali riguardo al destino dell’intero panorama bancario italiano, nonché all’influenza dello Stato sull’economia. L’utilizzo del golden power da parte dell’esecutivo mette in risalto la determinazione governativa nel salvaguardare gli interessi nazionali; tuttavia, si avverte anche il rischio che tale approccio possa impedire una necessaria integrazione settoriale, oltre a generare attriti nei rapporti con l’Unione Europea.
L’episodio concernente UniCredit-Banco BPM illustra bene le complesse interazioni tra potere economico-finanziario e autorità politica, tanto a livello nazionale quanto continentale. Delineare le tattiche adottate dalle banche, esplorando mondi digitalizzati dei pagamenti e i cambiamenti nei quadri dirigenziali degli istituti finanziari, risulta cruciale affinché si riesca ad affrontare adeguatamente questo intricato contesto.
Da un punto di vista più elementare riguardo alle strategie fresche in ambito bancario, emerge come fusioni e acquisizioni possano promettere maggiore efficacia operativa insieme alla competitività; tuttavia, sono necessarie valutazioni oculate onde evitare situazioni che possano compromettere il sistema generale pur preservando i diritti dei consumatori stessi.
D’altro canto, da un angolo più sofisticato, riguarda l’applicabilità della misura nota come golden power; sebbene possa fungere da valido strumento atto alla difesa degli interessi domestici, occorre impiegarlo saggiamente aderendo scrupolosamente ai canoni previsti dall’ordinamento europeo per scongiurare disfunzioni concorrenzialmente sfavorevoli o freni sulla libera circolazione delle risorse monetarie. Consideriamo l’impatto delle scelte politiche sul nostro sistema finanziario ed esploriamo i modi in cui noi, quali cittadini attivi, possiamo approfondire la nostra comprensione e contribuire al dialogo pubblico riguardo a queste questioni fondamentali.