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- Banca Ifis detiene il 92,5% del capitale di Illimity Bank.
- Sinergie stimate per circa 75 milioni di euro.
- Utile netto consolidato a 93,7 milioni di euro nel primo semestre 2025.
- Liquidità disponibile di circa 1,1 miliardi di euro.
- Il CET1 si attesta al 16,52%.
Un Nuovo Capitolo nel Settore Bancario Italiano
Il panorama finanziario italiano è in fermento a seguito del completamento dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) da parte di Banca Ifis su illimity Bank. L’operazione, che ha visto Banca Ifis raggiungere il 92,5% del capitale di illimity, segna un punto di svolta nel settore, aprendo la strada a nuove strategie e sinergie. Il processo di cessione delle azioni di illimity è in corso, e si prevede che verranno delistate a partire da settembre 2025.
Analisi Finanziaria e Strategie Future
Nonostante le nuove rettifiche di valore relative al primo semestre 2025 di illimity, Banca Ifis ha evidenziato che la sua capacità di generare profitti e la robustezza del suo capitale le permettono di mantenere un basso profilo di rischio, una consistente liquidità e una solida base patrimoniale.
L’istituto bancario ha ribadito le previste sinergie, sia in termini di costi che di ricavi, stimate intorno ai 75 milioni di euro, come annunciato al momento dell’OPAS.
È stata avviata una ridefinizione strategica delle attività di illimity e delle sue filiali, con l’obiettivo di riconfigurare la struttura del gruppo e generare maggior valore. Per questo motivo, a PwC è stato conferito l’incarico di effettuare la due diligence su illimity, come richiesto dalla BCE.
I bilanci del primo semestre 2025 rivelano un utile netto consolidato di competenza, al netto delle spese straordinarie legate all’acquisizione di illimity Bank, di 93,7 milioni di euro, in linea con i 93,6 milioni di euro registrati nel primo semestre 2024.
Questo risultato è frutto di una performance commerciale positiva, della resilienza del settore NPL e dell’attività del comparto finanziario proprietario, in un contesto caratterizzato da tassi di interesse in diminuzione e alta volatilità.
Il volume dei ricavi da attività finanziaria si è posizionato a 351,0 milioni di euro, denotando un regresso rispetto ai 374,5 milioni di euro conseguiti nel primo semestre dell’anno precedente, dovuto principalmente alla contrazione dei tassi di interesse di riferimento.
Il Settore Commercial & Corporate Banking ha conseguito ricavi per 173,1 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto ai 176,5 milioni di euro del primo semestre del 2024. Il Settore Npl ha registrato 156,6 milioni di euro, anch’essi stabili rispetto ai 160,3 milioni di euro del primo semestre del 2024, a causa dei minori acquisti di portafogli Npl. L’attività del comparto finanza proprietaria ha raggiunto 37,0 milioni di euro, rispetto ai 33,0 milioni di euro del primo semestre del 2024. Il costo del credito si attesta a 19,2 milioni di euro, in aumento rispetto ai 15,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2024, a riprova della gestione accorta del rischio di credito negli anni recenti.
I costi operativi sono diminuiti del 2,5%, attestandosi a 201,0 milioni di euro, grazie all’efficientamento operativo e ai benefici derivanti dalla digitalizzazione del Piano Industriale 2022-2024.
Al 30 giugno 2025, la disponibilità di liquidità ammonta a circa 1,1 miliardi di euro, comprensivi di riserve e attivi liberi finanziabili presso la BCE.
La liquidità è stata ulteriormente rafforzata tramite l’emissione di un prestito obbligazionario di tipo Senior Preferred del valore di 400 milioni di euro, con scadenza a novembre 2029 e un tasso cedolare del 3,625%.
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Nuove Strategie e Nomine
Per sostenere lo sviluppo del business, è stata annunciata una nuova organizzazione nel Settore Npl, con Marco Pisoni individuato per la nomina a Direttore Generale di Ifis Npl Investing. Questa nomina interna sottolinea l’impegno di Banca Ifis nel valorizzare il merito e la competenza dei propri dipendenti.
Il CET1 si attesta al 16,52% (16,10% al 31 dicembre 2024) e il TCR al 18,18% (18,11% al 31 dicembre 2024).
Questi indicatori, calcolati includendo l’utile generato nel primo semestre, permettono al gruppo di affrontare le sfide di crescita a lungo termine, anche tramite acquisizioni.
Banca Ifis conferma che, a seguito dell’integrazione di illimity Bank, il CET1 stimato per il gruppo bancario si aggira intorno al 14%.
Il patrimonio netto consolidato ha raggiunto 1.799 milioni di euro, con un incremento del 2,9% rispetto al dato di fine 2024.
La raccolta totale è pari a 11,6 miliardi di euro, in linea con il dato al 31 dicembre 2024.
Banca Ifis ha inoltre annunciato l’acquisizione di Euclidea SIM S.p. A. per circa 20 milioni di euro, segnando il suo ingresso nel settore della gestione del risparmio con il brand Fürstenberg. Questa operazione rappresenta il primo passo di un progetto più ampio che mira a estendere l’offerta ai servizi di gestione del risparmio.

Prospettive Future e Sostenibilità
Il Presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, ha sottolineato come l’acquisizione di illimity Bank rappresenti una tappa storica nel percorso di crescita della banca, unendo due realtà innovative per costruire un gruppo bancario di riferimento al servizio dell’economia reale italiana. L’obiettivo è massimizzare il valore degli asset del gruppo, realizzare le sinergie previste e promuovere una cultura aziendale moderna, aperta e inclusiva. La rivalutazione strategica delle attività di illimity e delle sue controllate è già stata avviata, con l’intento di delineare una nuova configurazione industriale capace di generare valore per tutti.
Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, ha sottolineato come i risultati del primo semestre 2025 evidenzino un rafforzamento della posizione della banca in termini di redditività, capitale e liquidità. Specializzazione, digitalizzazione e attenta gestione del rischio sono gli elementi chiave alla base dell’utile netto del periodo, che si mantiene sui livelli elevati dell’anno precedente, al netto delle spese sostenute per l’acquisizione di illimity Bank. La solida capitalizzazione accumulata negli anni recenti ha reso possibile il completamento dell’acquisizione di illimity Bank, da cui si prevedono sinergie per oltre 75 milioni di euro.
Oltre a MSCI, Banca Ifis ha ottenuto da Moody’s un punteggio di impatto creditizio ESG (CIS) di 2, confermandosi un esempio virtuoso sul mercato, con particolare riguardo all’ambito Governance.
Verso un Nuovo Modello Bancario: Integrazione e Valore
L’operazione di acquisizione di illimity Bank da parte di Banca Ifis non è solo una questione di numeri e bilanci, ma rappresenta una visione strategica ben precisa: la creazione di un modello bancario integrato, capace di valorizzare le sinergie tra diverse competenze e di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. La revisione degli asset, lo spin-off delle attività non core e l’attenzione alla sostenibilità sono tutti elementi che concorrono a definire un nuovo perimetro industriale, orientato alla creazione di valore per gli azionisti e al supporto dell’economia reale italiana.
Riflessioni sul Futuro del Settore Bancario
Amici lettori, cosa significa tutto questo per noi? In termini semplici, l’acquisizione di illimity da parte di Banca Ifis è un esempio di come le banche stiano cercando di adattarsi ai cambiamenti del mercato. Una nozione base di nuove strategie bancarie è proprio questa: l’integrazione di diverse competenze per offrire servizi più completi e personalizzati. Questo significa che, come clienti, potremmo avere accesso a prodotti e servizi più innovativi e adatti alle nostre esigenze.
Ma c’è anche una nozione più avanzata da considerare. L’operazione di Banca Ifis ci mostra come le banche stiano diventando sempre più attente alla gestione del rischio e alla sostenibilità. Una banca solida e sostenibile è una banca che può supportare l’economia nel lungo termine, offrendo credito e servizi a imprese e famiglie. Questo significa che, come cittadini, abbiamo un interesse diretto nel successo di queste operazioni.
Quindi, la prossima volta che sentirete parlare di acquisizioni e fusioni nel settore bancario, non pensate solo ai numeri e ai bilanci. Cercate di capire quali sono le strategie che le banche stanno mettendo in atto per adattarsi ai cambiamenti del mercato e per creare valore per i loro clienti e per la società nel suo complesso. E chiedetevi: come posso beneficiare di questi cambiamenti?