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- Banca d'Italia sospende Recrowd dal 31 luglio 2025.
- Recrowd ha finanziato 133 operazioni immobiliari dal 2018.
- 14 operazioni presentano uno stato di insolvenza.
- Recrowd deve presentare un piano di rimedio entro il 31 ottobre 2025.
- 18 operazioni di Recrowd sono in fase di proroga.
Il 31 luglio 2025, la Banca d’Italia ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività di intermediazione di prestiti da parte di Recrowd S.r.l., una piattaforma di crowdfunding immobiliare. Questa decisione, basata sul Regolamento europeo sul crowdfunding (UE 2020/1503), ha temporaneamente interrotto la capacità di Recrowd di offrire nuovi servizi di prestito attraverso la sua piattaforma. La notizia ha suscitato preoccupazione tra gli investitori e ha sollevato interrogativi sul futuro del crowdfunding immobiliare in Italia. La sospensione imposta da Banca d’Italia non ha una scadenza definita e sarà valutata in base ai correttivi che Recrowd implementerà. Tuttavia, è importante sottolineare che le offerte già pubblicate e non ancora concluse rimangono valide e operative. È assicurata, inoltre, la consueta operatività gestionale, che include tanto le transazioni monetarie quanto l’interazione con gli utenti. Recrowd ha tempo fino al 31 ottobre 2025 per presentare e attuare un “piano di rimedio” che risponda alle criticità individuate dalla vigilanza di Banca d’Italia, le quali non sono state rese pubbliche.

Il Contesto del Crowdfunding Immobiliare e le Sfide Attuali
Recrowd, fondata nel 2018, ha finanziato fino ad oggi 133 operazioni, di cui 38 nel 2023 e solo una nel 2024. Nel 2023, la società ha registrato il suo primo utile, raddoppiando il giro d’affari rispetto all’esercizio precedente. Ciò nonostante, 18 operazioni si trovano in fase di proroga e 14 presentano uno stato di insolvenza, con l’avvio delle procedure per il recupero dei crediti. Questi dati evidenziano le sfide che il settore del crowdfunding immobiliare sta affrontando, tra cui ritardi nelle restituzioni dei capitali investiti e mancanza di informazioni tempestive sull’andamento dei progetti finanziati.
Le difficoltà principali sono riconducibili al panorama edilizio, afflitto da crisi delle aziende promotrici, aumento dei costi delle materie prime, lentezze burocratiche e problematiche legate agli incentivi fiscali. L’amministratore delegato di Recrowd, Gianluca De Simone, ha spiegato che “abbiamo tre operazioni ferme per via del Superbonus 110%”. A ciò si aggiunge che le recenti indagini urbanistiche e la paralisi di numerosi cantieri potrebbero compromettere ulteriormente l’avanzamento dei progetti.
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Misure di Tutela per gli Investitori
In relazione alla problematica esposta, emerge con chiarezza l’urgenza per gli investitori di implementare strategie adeguate al fine di salvaguardare il proprio patrimonio finanziario. Prima fra tutte si evidenzia l’importanza di scaricare e conservare qualsiasi forma documentale: contratti stipulati, estratti conto, e-mail ufficiali ed altre comunicazioni ricevute dai soggetti coinvolti; tali materiali si configurano come elementi probanti imprescindibili nel caso fosse necessaria la presentazione delle proprie richieste. Successivamente risulta vitale seguire con scrupolosità ogni aggiornamento inerente alla condizione attuale della piattaforma Recrowd oltre all’approvazione del piano correttivo da parte della Banca d’Italia.
Un’ulteriore raccomandazione consiste nella diversificazione delle allocazioni patrimoniali: sussiste il rischio concreto nel riporre tutte le proprie economie su un’unica iniziativa o piattaforma finanziaria. Nel caso previsto dal contratto, può rivelarsi opportuno esplorarlo affinché venga consentito un eventuale disinvestimento anticipato. Per concludere questa serie di suggerimenti praticabili c’è anche la possibilità di aggregarsi ad altri azionisti, delegando la questione a uno studio legale collegiale mirante a garantire efficacemente diritti ed interessi comuni.
Infine, merita nota l’associazione A. E. C. I. (Associazione Europea Consumatori Indipendenti) che ha già fornito supporto prezioso agli investitori coinvolti in contesti analoghi; si pensi al precedente relativo ai Build Lenders dove venne avviata una mobilitazione collettiva volta al recupero dei capitali non restituiti dagli operatori del settore.
Prospettive Future e Riflessioni sul Crowdfunding Immobiliare
L’avvenire del crowdfunding immobiliare in Italia si presenta come un percorso irto d’incertezza. La recente interruzione delle attività da parte della piattaforma Recrowd su iniziativa della Banca d’Italia funge da chiaro segnale premonitore per l’intero ambito operativo. Questo evento sottolinea l’urgenza pressante *di implementare maggiore trasparenza, assoggettandosi a controlli più stringenti e gestendo i rischi associati con particolare attenzione. Con l’entrata in vigore del Regolamento europeo, sono stati introdotti vincoli significativi riguardanti la chiarezza delle operazioni economiche nel settore, portando a una diminuzione delle piattaforme operative sul mercato. In ogni caso risulta imprescindibile che le autorità preposte alla vigilanza mantengano uno sguardo attento sul panorama ed agiscano prontamente nel momento in cui emergano problematiche critiche.
Le opportunità offerte dal crowdfunding immobiliare agli investitori risultano particolarmente allettanti, poiché permettono la partecipazione ai progetti immobiliari anche con piccole somme finanziarie mentre si hanno possibilità concrete d’investimenti remunerativi.* Nonostante ciò è cruciale avere piena consapevolezza degli eventuali rischi implicati nell’affrontare tali scelte finanziarie ed adottare opportune strategie protettive per garantirsi dalle insidie sottostanti.
Navigare le Acque Agitate del Crowdfunding: Consigli Pratici e Riflessioni
Nel mare magnum delle nuove strategie bancarie e dei pagamenti digitali, il caso Recrowd ci ricorda che anche le piattaforme più innovative possono incappare in difficoltà. Una nozione base da tenere sempre a mente è la diversificazione: non mettere mai tutte le uova nello stesso paniere. Distribuire i propri investimenti su diverse piattaforme e tipologie di progetti riduce il rischio complessivo.
Un concetto più avanzato riguarda la due diligence: prima di investire, è fondamentale analizzare attentamente i progetti, valutare i rischi e verificare la solidità della piattaforma. Non lasciarti abbagliare da promesse di rendimenti elevati, ma cerca informazioni trasparenti e affidabili.
La vicenda Recrowd ci invita a una riflessione più ampia: il crowdfunding immobiliare può essere un’opportunità interessante, ma richiede consapevolezza, prudenza e una buona dose di spirito critico. Come diceva un grande scrittore italiano, “Il dubbio è il principio della sapienza”. È fondamentale non temere il dubbio; è consigliabile, infatti, chiedere chiarimenti e dedicarsi a un’approfondita informazione prima di intraprendere scelte rilevanti per la tua stabilità economica futura.