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- Dal 1° gennaio 2025, stop a valutazioni ECAI con supporto pubblico implicito.
- Transizione graduale fino al 1° gennaio 2027 per alcune valutazioni ECAI.
- Applicazione del secondo miglior rating per asset privati, dopo 18 mesi.
Un Approfondimento
Il panorama finanziario europeo è in continuo movimento, con nuove regolamentazioni che mirano a rafforzare la stabilità e la resilienza del settore bancario. Recentemente, la Banca Centrale Europea (BCE) ha introdotto modifiche significative riguardanti l’uso delle agenzie esterne di valutazione del merito creditizio (ECAI) e le garanzie dell’Eurosistema. Queste modifiche, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 28 luglio 2025, rappresentano un passo importante nell’evoluzione del quadro prudenziale bancario.
Le nuove disposizioni, contenute nel Regolamento (UE) 2025/1520 della BCE del 15 luglio 2025, modificano il Regolamento (UE) 2016/445 sull’esercizio delle opzioni e delle discrezionalità previste dal diritto dell’UE. L’obiettivo principale è allineare le normative alle modifiche introdotte dal CRR 3 (Regolamento (UE) 2024/1623), con particolare attenzione all’uso delle ECAI da parte degli enti.
Una delle modifiche più rilevanti riguarda l’articolo 138 del CRR 3, che introduce un requisito applicabile dal 1° gennaio 2025. Secondo questa disposizione, gli enti non possono utilizzare valutazioni del merito di credito di ECAI che integrano ipotesi di sostegno pubblico implicito per le esposizioni verso altri enti, a meno che questi ultimi siano posseduti, istituiti o finanziati da amministrazioni centrali, regionali o autorità locali. Questa restrizione mira a garantire una valutazione più accurata del rischio di credito, evitando distorsioni dovute a presunzioni di supporto governativo.
Per consentire una transizione graduale, la BCE ha introdotto l’articolo 24 bis nel Regolamento 2016/445/UE, permettendo l’esercizio dell’opzione di cui all’articolo 495 sexies del CRR fino al 1° gennaio 2027. Questa misura consente, per un periodo limitato, l’uso delle valutazioni del merito di credito di ECAI che integrano ipotesi di sostegno pubblico implicito, a condizione che l’ente di riferimento non rientri nella categoria esclusa.
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L’Impatto del CRR 3 e le Riforme di Basilea III
Le modifiche apportate al CRR fanno parte di un pacchetto legislativo più ampio, che include anche modifiche alla direttiva 2013/36/UE (CRD). Questo pacchetto è una risposta alla crisi finanziaria del 2008-2009 e si basa sulle norme internazionali adottate dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (CBVB), note come principi di Basilea III.
Le riforme di Basilea III mirano a rafforzare la resilienza delle banche e a prevenire il ripetersi di crisi finanziarie. Queste norme sono diventate sempre più importanti a causa della natura globale e interconnessa del settore bancario. L’assenza di norme globali uniformi potrebbe portare le banche a stabilire le proprie attività nelle giurisdizioni con i regimi regolamentari più clementi, aumentando il rischio di instabilità finanziaria globale.
Le riforme attuate finora si sono concentrate sull’aumento della qualità e della quantità del capitale regolamentare delle banche, sulla riduzione della leva finanziaria eccessiva, sull’aumento della resilienza agli shock di liquidità e sulla riduzione della dipendenza da finanziamenti a breve termine. Sono stati introdotti nuovi requisiti per il rischio di aggiustamento della valutazione del credito (CVA) e per le esposizioni verso controparti centrali, nonché misure prudenziali come il coefficiente di leva finanziaria, il coefficiente di copertura della liquidità e il coefficiente netto di finanziamento stabile.
Grazie a queste riforme, il settore bancario dell’UE è diventato più resiliente agli shock economici. Tuttavia, alcune problematiche individuate dopo la crisi finanziaria non sono ancora state affrontate. Le analisi condotte dall’ABE e dalla BCE hanno evidenziato una variabilità significativa nei requisiti patrimoniali calcolati dagli enti utilizzando modelli interni, non giustificata da differenze nei rischi sottostanti. Inoltre, la mancanza di sensibilità al rischio nei requisiti patrimoniali calcolati con metodi standardizzati può portare a requisiti insufficienti o eccessivi per determinati prodotti finanziari.
Nel dicembre, il CBVB ha formulato un insieme definitivo di modifiche alle direttive internazionali per risolvere queste problematiche. L’Unione Europea si è impegnata ad implementare tali riforme nel contesto prudenziale, con l’obiettivo di consolidare il quadro di regolamentazione patrimoniale basato sul rischio, accentuare l’attenzione sui rischi ambientali, sociali e di governance (ESG), armonizzare ulteriormente i poteri e gli strumenti di vigilanza e ridurre i costi amministrativi degli enti.
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Modifiche all’Uso dei Rating Esterni per le Attività del Settore Privato
Un’altra importante novità riguarda le modifiche all’uso dei rating di credito emessi dalle ECAI per valutare l’idoneità delle attività del settore privato da utilizzare come garanzie nell’ambito dell’Eurosistema. Il Consiglio direttivo della BCE ha deciso che, a partire da una data che sarà annunciata con largo anticipo (non prima di 18 mesi dal 19 febbraio 2025), si applicherà il secondo rating migliore alle attività del settore privato, come obbligazioni bancarie non garantite, obbligazioni bancarie garantite e attività emesse da società non finanziarie.
Questa decisione si applica anche al settore pubblico esterno all’area euro approvato e segue una valutazione accurata delle norme di aggregazione dei rating. L’analisi ha considerato l’incremento nel numero delle ECAI riconosciute nell’Eurosystem Credit Assessment Framework (ECAF) e la disponibilità dell’Eurosistema a validare ulteriori agenzie di rating. L’obiettivo è favorire un utilizzo migliore di tutte le informazioni di rating di credito presenti nell’Eurosystem Credit Assessment Framework (ECAF).
Attualmente, l’Eurosistema seleziona il primo rating migliore per valutare la qualità creditizia della garanzia. In base alle nuove direttive, gli asset del comparto privato saranno soggetti a una valutazione basata sul secondo miglior rating tra quelli disponibili dalle ECAI accreditate.
Per gli asset che dispongono di un solo rating da parte di un’ECAI autorizzata, si procederà a una retrocessione di un livello rispetto al rating fornito, al fine di definire la valutazione appropriata per le finalità di garanzia.
Le regole rimarranno invariate per le attività emesse o garantite dal settore pubblico dell’area euro, che continueranno a essere valutate sulla base del primo rating migliore. Il Consiglio direttivo mantiene la facoltà di deviare dalle valutazioni fornite dalle agenzie di rating del credito, qualora tale deviazione sia giustificata, in accordo con la discrezionalità già prevista dal quadro della politica monetaria.
Verso un Sistema Bancario Più Resiliente e Trasparente
In conclusione, le recenti modifiche normative introdotte dalla BCE e dall’Unione Europea rappresentano un passo significativo verso un sistema bancario più resiliente, trasparente e sostenibile. L’attenzione alla valutazione del rischio di credito, l’armonizzazione delle norme di vigilanza e l’integrazione dei rischi ESG sono elementi chiave per garantire la stabilità finanziaria e sostenere la crescita economica.
Le nuove disposizioni sull’uso delle agenzie di rating esterne, in particolare, mirano a ridurre la dipendenza da valutazioni potenzialmente distorte e a promuovere una valutazione più accurata del rischio di credito. L’applicazione del secondo rating migliore per le attività del settore privato e il declassamento per le attività con un solo rating sono misure prudenti che contribuiscono a proteggere il sistema finanziario da valutazioni eccessivamente ottimistiche.
Allo stesso tempo, le modifiche introdotte dal CRR 3 e le riforme di Basilea III mirano a rafforzare il quadro prudenziale bancario, aumentando la qualità e la quantità del capitale regolamentare, riducendo la leva finanziaria e migliorando la gestione dei rischi. L’attenzione ai rischi ambientali, sociali e di governance riflette l’impegno dell’UE a promuovere una transizione verso un’economia più sostenibile.
In definitiva, queste riforme rappresentano un investimento nella stabilità e nella prosperità del sistema finanziario europeo, contribuendo a creare un ambiente più sicuro e affidabile per le imprese, le famiglie e gli investitori.
Prospettive Future e Implicazioni Strategiche
Le recenti evoluzioni normative nel settore bancario europeo delineano un futuro in cui la trasparenza, la prudenza e la sostenibilità assumono un ruolo sempre più centrale. Le banche, di fronte a queste nuove sfide, dovranno necessariamente rivedere le proprie strategie e processi interni per adeguarsi ai nuovi standard.
Un aspetto cruciale sarà la capacità di valutare accuratamente il rischio di credito, evitando di fare affidamento eccessivo su valutazioni esterne potenzialmente distorte. Questo richiederà un investimento significativo in competenze interne e modelli di valutazione del rischio sofisticati.
Inoltre, le banche dovranno integrare i rischi ESG nelle proprie strategie di investimento e di finanziamento, tenendo conto dell’impatto ambientale, sociale e di governance delle proprie attività. Questo non solo contribuirà a promuovere una transizione verso un’economia più sostenibile, ma potrà anche migliorare la reputazione e la redditività delle banche nel lungo termine.
Infine, le banche dovranno prestare particolare attenzione alla gestione del capitale, assicurandosi di mantenere livelli adeguati di capitale regolamentare per far fronte a eventuali shock economici. Questo richiederà una pianificazione finanziaria accurata e una gestione prudente dei rischi.
In sintesi, le recenti evoluzioni normative rappresentano un’opportunità per le banche di rafforzare la propria resilienza, migliorare la propria reputazione e contribuire a un futuro più sostenibile. Le banche che sapranno adattarsi a questi cambiamenti saranno in grado di prosperare in un ambiente finanziario sempre più complesso e competitivo.
Amici lettori, spero abbiate trovato interessante questo approfondimento sulle nuove strategie bancarie. Una nozione base da tenere a mente è che la diversificazione del portafoglio è fondamentale per mitigare i rischi. E per i più esperti, una nozione avanzata è che l’analisi predittiva dei dati può aiutare a identificare opportunità di investimento e a gestire i rischi in modo più efficace. Vi invito a riflettere su come queste strategie possono essere applicate nel vostro contesto personale e professionale.
- Testo del Regolamento (UE) 2025/1520 della BCE, importante per maggiori dettagli.
- Rifusione del Regolamento BCE/2025/22 sui requisiti di sorveglianza dei sistemi.
- Testo completo del Regolamento (UE) 2024/1623 (CRR III) pubblicato su EUR-Lex.
- Documento ufficiale del Comitato di Basilea su Basilea 3 in italiano.