E-Mail: [email protected]
- Operazioni online: dal 18% al 36% tra il 2019 e 2024.
- 40% transazioni e-commerce con carte, 90% su Visa/Mastercard.
- Euro digitale: alternativa semplice, istantanea, privacy e fruibile in UE.
Questa iniziativa audace è sostenuta dalla Banca Centrale Europea (BCE) assieme alle banche centrali nazionali ed è concepita per introdurre una moneta elettronica emessa dalle autorità monetarie – una risposta alle necessità generate da un contesto economico sempre più improntato alla digitalizzazione – fungendo da supporto al denaro contante esistente.
Le Ragioni Dietro l’Euro Digitale
L’attuale scenario presenta uno sviluppo notevole nella digitalizzazione dei metodi di pagamento; infatti, si registra una proporzione sempre più elevata delle operazioni condotte tramite internet. Tale fenomeno apporta vantaggi palpabili in termini di praticità ed efficienza; tuttavia, genera anche ansie legate alla dipendenza dai sistemi esterni all’Europa per le transazioni monetarie e alla potenziale marginalizzazione del denaro contante – considerato l’unica forma monetaria emessa dalla banca centrale disponibile per l’utenza generale.
Come sottolineato da Marco Pieroni, Capo dell’Unità Euro Digitale della Banca d’Italia, nel periodo compreso tra il 2019 e il 2024 è stato registrato un incremento rilevante delle operazioni online: si è passati dal 18% al 36%. Di conseguenza, cresce la frazione degli euro impiegati dai cittadini nell’ambito che non può essere convertita immediatamente in valuta emessa dalla banca centrale a causa della mancanza del cosiddetto contante digitale. Va notato inoltre che circa il 40% delle transazioni nel commercio elettronico avviene tramite carte; sorprendentemente, il 90% dell’importo totale utilizza i circuiti Visa e Mastercard. La concezione dell’euro digitale emerge quindi come una risposta efficace alle attuali problematiche, configurandosi come un’alternativa che si radica nella dimensione europea: essa risulta essere semplice, istantanea, attenta alla privacy e fruibile in maniera estesa su tutto il territorio dell’Unione per qualsiasi tipo di transazione, tanto online quanto offline. Questa nuova forma monetaria non ambisce a sostituire né il denaro contante né le valute emesse da istituti bancari commerciali; al contrario, è destinata a coesistere con esse. Tale sinergia ha lo scopo di arricchire il mercato dei pagamenti europei garantendo costantemente la disponibilità della possibilità di effettuare pagamenti attraverso l’uso della moneta ufficialmente emessa dalla banca centrale.

- L'euro digitale? Un'opportunità per un'Europa più forte! 💪......
- Euro digitale: un rischio per la nostra privacy? 🤔......
- E se l'euro digitale fosse un modo per controllare......
- Euro digitale: la sovranità è un concetto che va analizzato... 🧐...
Opportunità per Banche e Intermediari
Contrariamente alle comuni convinzioni diffuse sull’argomento, l’obiettivo dell’euro digitale non consiste nel relegare le banche in secondo piano; al contrario, aspira ad ancorarle saldamente nel cuore del sistema finanziario. I cittadini saranno in grado di possedere euro digitali esclusivamente tramite conti gestiti da un prestatore ufficiale di servizi di pagamento. Questo meccanismo garantirà che tali intermediari mantengano il controllo sulla clientela e siano compensati adeguatamente per i servizi offerti nella cura dei wallet.
In aggiunta all’opportunità offerta dall’euro digitale, emerge una significativa chance per le istituzioni bancarie europee: essa consente loro di usufruire della creazione e della diffusione dell’infrastruttura informatica necessaria ai pagamenti su vasta scala nel continente europeo; questa nuova struttura è priva delle tradizionali commissioni associate agli schemi odierni ed è governata dall’Eurosistema stesso. Questa trasformazione avrebbe quindi il potenziale efficace rafforzamento della posizione competitiva delle banche locali contro quei grossisti internazionali prepotentemente presenti nell’ambito dei pagamenti digitalizzati.
Fra le opportunità principali riservate a questo settore possiamo sottolineare:
L’imperativo alla diminuzione della dipendenza dagli schemi estranei all’Unione Europea: Il nascere dell’euro digitale prefigura infatti un’alternativa interna europea che si profila come economicamente più vantaggiosa rispetto ai sistemi internazionali esistenti. Maggiore scala competitiva: una piattaforma unificata amplia il bacino di mercato per gli intermediari, consentendo lo sviluppo di servizi pan-europei. Pagamenti condizionali e servizi innovativi: tramite l’infrastruttura dell’euro digitale diventano scalabili funzioni avanzate, come i pagamenti condizionati e i servizi legati all'”agentic commerce” basato su IA.
Miglioramento della resilienza operativa: grazie ai pagamenti offline, basati su secure element, le imprese e gli intermediari potranno operare anche in assenza di rete, integrando un ulteriore presidio di continuità operativa oltre quello del contante.
Sfide e Adeguamenti Necessari
L’avvento dell’euro digitale presenta notevoli sferzate innovative, soprattutto per le banche e i loro intermediari finanziari. Questi ultimi si troveranno ad affrontare una necessità pressante di adeguamenti nelle loro infrastrutture tecnologiche; dovranno abbracciare requisiti tecnici rigorosi nel tentativo di mitigare il rischio legato alla tecnologia stessa.
Per quanto riguarda gli intermediari, sarà fondamentale armonizzare le proprie pratiche operative con l’impostazione del nuovo sistema monetario; ciò include anche l’implementazione dei meccanismi denominati waterfall e reverse waterfall volti alla corretta gestione delle soglie patrimoniali. Il futuro Rulebook rappresenterà una guida decisiva in cui verranno indicati standard obbligatori riguardanti elementi come identificazione degli utenti, misure antifrode da mettere in atto, nonché aspetti della user interface. I processi inerenti all’impiego dei secure element insieme alle smart card e alle nuove modalità d’interfaccia creeranno ulteriori interrogativi relativi ai profili della sicurezza informatica oltre agli imperativi normativi.
In aggiunta a queste considerazioni tecniche imprescindibili, l’euro digitale darà vita a un panorama competitivo rinnovato ed espanso nel settore dei servizi ad alto valore aggiunto; questo trend spingerà inevitabilmente gli attori coinvolti a concentrare le proprie forze sull’offerta di soluzioni creative unite ad elevati standard qualitativi al fine di rafforzare la fiducia della clientela esistente mentre si cercano contestualmente nuovi utenti sul mercato.
Euro Digitale: Un Nuovo Paradigma per il Sistema Finanziario Europeo
L’introduzione dell’euro digitale costituisce una significativa evoluzione all’interno del panorama finanziario europeo; si tratta di un’occasione propizia affinché gli istituti bancari possano ripensare il ruolo nel corso di questa transizione accelerata. Per adattarsi efficacemente alla nascente realtà economica che ci attende, è imperativo che queste istituzioni si concentrino su tre aree cardine:
1. Liquidity readiness: modificando i modelli comportamentali degli utenti secondo i nuovi limiti riguardanti la detenzione delle valute digitali; rivalutando approcci al funding; effettuando analisi di stress testing; ed elaborando diverse opzioni per i depositi mentre si anticipano complicazioni future nella gestione della liquidità. 2. System & architecture: è essenziale riconoscere quali segmenti del core banking subiranno conseguenze dall’introduzione dell’euro digitale; sviluppandosi o integrandosi con strutture wallet impostate sulle logiche waterfall/reverse waterfall; ponendo attenzione alla distinzione tra dati identitari e transazionali oltre che preparando sistemi operativi per scenari sia offline che multicanale.
3. Strategic positioning: consiste nel seguire attentamente l’avanzamento normativo presso l’Unione Europea; partecipando attivamente a iniziative pilota ed esperimenti collaborativi; fissando norme interne circa la governance da adottare così come curando la formazione adeguata dei team all’interno delle aziende coinvolte nel processo decisionale. L’euro digitale rappresenta molto più di una semplice innovazione tecnologica nel campo dei pagamenti; costituisce infatti una PIETRA MILIARE nella direzione della SOVRANITÀ, della RESILIENZA, e dell’DIVERSITÀ INCLUSIVA, tutte qualità indispensabili nella contemporaneità caratterizzata dalla digitalizzazione. Questa iniziativa offre l’opportunità imperdibile di elaborare un framework finanziario europeo che sia accessibile, affermabile dinanzi alle sfide future.
Nel contesto attuale delle trasformazioni economiche globali diventa imprescindibile analizzare il modo in cui le istituzioni monetarie stanno rielaborando i loro modelli operativi alla luce delle nuove tecnologie emergenti. Infatti, l’euro digitale va oltre gli aspetti puramente informatici; esso rappresenta una strategia complessiva dedicata ad assicurare la pertinenza della moneta statale anche nell’ambito del progresso tecnologico.
Importante da sottolineare è il fatto che entità come la BCE non intendono soppiantare il ruolo delle banche commerciali; al contrario, aspirano a lavorare sinergicamente con queste ultime al fine di offrire modalità operative negli ambiti dei servizi bancari sempre più snelli ed affidabili.
Un aspetto fondamentale relativo ai sistemi neoclassici riguardanti i pagamenti concerne gli effetti collaterali del network system. Grazie alla propria struttura distribuita su scala europea, l’euro digitale ha potenzialità reali sul piano della creazione di eventi positivi > “Network effect” e stimolo all’”contesto competitivo”. Analizziamo ora le implicazioni di queste innovazioni sulla nostra routine quotidiana e sull’evoluzione dell’intero sistema monetario europeo. Il progetto dell’euro digitale, di indubbia grandezza, ha il potenziale per realizzare un’economia caratterizzata da una maggiore inclusione, una elevata efficienza, nonché una notevole resilienza.








