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Rivoluzione finanziaria: l’Europa sfida il dominio del dollaro con la stablecoin in Euro

Nove banche europee lanciano una stablecoin in euro entro il 2026 per ridurre la dipendenza dal dollaro e modernizzare i pagamenti digitali. Scopri cosa significa per il futuro finanziario europeo.
  • Nove banche europee lanceranno una stablecoin in euro entro il 2026.
  • Le stablecoin in euro rappresentano solo lo 0,2% del mercato globale.
  • Previsto un volume di emissione 1,9 trilioni di dollari entro il 2030.

Nove tra i principali istituti di credito del continente, tra cui ING Group, Banca Sella e UniCredit, hanno <a class="crl" target="_blank" rel="nofollow" href="https://www.unicreditgroup.eu/it/press-media/press-releases/2025/september/nine-major-european-banks-join-forces-to-issue-stablecoin.html”>annunciato una collaborazione strategica per il lancio di una stablecoin in euro. Questa iniziativa, prevista entro il 2026, rappresenta una risposta concreta alla crescente necessità di un sistema di pagamenti digitali europeo autonomo e competitivo.

L’obiettivo primario di questa alleanza è ridurre la dipendenza dai token ancorati al dollaro statunitense, che attualmente dominano il mercato delle stablecoin. La nuova stablecoin in euro mira a rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nei sistemi di pagamento digitali, offrendo uno strumento efficiente per i pagamenti transfrontalieri, con transazioni rapide e a basso costo. Contemporaneamente, si prefigge di stimolare la circolazione monetaria nell’Eurozona per mezzo di un sistema di pagamento digitale sicuro e supervisionato.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto normativo in evoluzione, con l’entrata in vigore del regolamento Markets in Crypto-Assets (MiCA) nel 2023. Il MiCA fornisce all’Europa un quadro armonizzato per la regolamentazione delle criptovalute e dei token di pagamento, garantendo sia l’innovazione che la tutela dei consumatori. Un’illustrazione concreta dell’importanza di questo contesto è stata la scadenza del 30 dicembre 2024, quando le piattaforme di scambio europee sono state tenute a rimuovere i token non conformi. L’operazione bancaria si allinea, quindi, pienamente alle nuove disposizioni, rafforzando la posizione dell’euro come valuta anche nell’ambiente digitale.

Il Contesto Regolamentare: MiCA e GENIUS Act a Confronto

Il regolamento MiCA rappresenta un pilastro fondamentale per la transizione digitale europea. Entrato in vigore nel 2023, ha fornito un quadro armonizzato per la regolamentazione delle criptovalute e dei token di pagamento. Le autorità europee evidenziano che il MiCA offre garanzie sia per l’innovazione che per la protezione dei consumatori, proiettando l’Europa in una posizione di leadership rispetto ad altre giurisdizioni.

Dall’altra parte dell’Atlantico, gli Stati Uniti hanno introdotto il GENIUS Act, promulgato dal Presidente Trump nel luglio 2025. Questa normativa, analogamente al MiCA, si propone di disciplinare in modo chiaro le stablecoin, contenendo i rischi di divergenze regolamentari tra le due sponde dell’Atlantico. Entrambi gli schemi richiedono riserve 1:1 a copertura dei token, la salvaguardia contro il fallimento degli emittenti e il diritto degli utenti al rimborso al valore nominale.

Tuttavia, emergono alcune differenze significative. Il GENIUS Act impone maggiori restrizioni nella gestione delle riserve, impedendo l’impiego di obbligazioni a lungo termine e richiedendo una netta separazione tra le attività bancarie tradizionali e quelle legate alle stablecoin. Il MiCA, a differenza del GENIUS Act, adotta una visuale più ampia che abbraccia l’insieme delle attività non ancora regolamentate, dedicando una particolare attenzione alla protezione degli investitori e alla prevenzione di pratiche scorrette nel mercato.

Queste affinità, unitamente alle divergenze, dimostrano come l’Unione Europea e gli Stati Uniti si stiano muovendo verso un quadro normativo sempre più omogeneo, pur conservando specificità legate ai rispettivi scenari finanziari. La Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia, Chiara Scotti, ha posto l’attenzione su due problemi cruciali: la parcellizzazione normativa e i pericoli associati ai multi-issuance stablecoins (MISC), ovvero modelli di emissione congiunta da parte di diverse entità in giurisdizioni differenti. Se da una parte questo metodo potrebbe accrescere la liquidità e la scalabilità a livello globale, dall’altra comporta complessità legali, operative e di stabilità finanziaria.

Allo stato attuale, il mercato delle stablecoin è prevalentemente in mano al dollaro, con Tether (USDT) che detiene il 56% della quota globale e Circle (USDC) che mantiene il 25%, raggiungendo complessivamente l’80%. Le stablecoin in euro, al contrario, costituiscono appena lo 0,2% del totale, corrispondente a circa 620 milioni di dollari di capitalizzazione. Le figure di spicco in questo settore sono EURC, emessa da Circle, e EURS, proposta da Stasis.

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  • 🚀 Ottima iniziativa per l'autonomia europea...! Ben venga!...
  • 🤔 Non sono del tutto convinto... Ci sono rischi da valutare......
  • 🌍 E se invece di competere col dollaro ci integrassimo...? 🤝...

Obiettivi e Vantaggi della Stablecoin Europea

La nuova stablecoin in euro si propone di offrire una serie di vantaggi significativi. Innanzitutto, mira ad attrarre investitori che di solito sono avversi alle criptovalute, offrendo un’alternativa più sicura e stabile. In secondo luogo, intende accelerare gli sforzi per il lancio di una versione digitale dell’euro, contribuendo a modernizzare il sistema finanziario europeo.

Le operazioni possibili saranno quasi immediate e a costi ridotti, garantendo un accesso ininterrotto a scambi internazionali, a pagamenti programmabili e a ottimizzazioni nella gestione della supply chain. Malgrado le perplessità espresse dalla Banca Centrale Europea e da alcune banche digitali, gli istituti bancari che introdurranno la nuova criptovaluta credono che la stablecoin potrà essere utilizzata per transazioni e regolamenti veloci e poco costosi.

Il consorzio che ha effettuato l’annuncio è formato da nove banche: Unicredit, Banca Sella, KBC, Danske Bank, Dekabank, SEB, CaixaBank, Skandinaviska Enskilda Banken, Raiffeisen. La cripto in euro sarà gestita da un’impresa con sede nei Paesi Bassi e sarà sottoposta alla vigilanza della Banca Centrale Olandese. Secondo un rapporto di Citi, il volume di emissione delle stablecoin potrebbe raggiungere 1,9 trilioni di dollari a livello globale entro il 2030. La proposta presentata contempla una regolamentazione specifica e rientrerà nell’ambito del regolamento MiCAR.

Fiona Melrose, Responsabile Group Strategy & ESG di UniCredit, ha dichiarato: “Entrando a far parte di questo consorzio di banche europee leader, contribuiamo a soddisfare l’esigenza di una soluzione affidabile e regolamentata per i pagamenti e i regolamenti on-chain, aprendo la strada a un nuovo standard nel settore delle risorse digitali che sosterrà la crescita e la sovranità finanziaria dell’Europa”.

Andrea Tessera, Chief Innovation Officer di Sella, ha aggiunto: “L’ingresso nel consorzio stablecoin europeo, che abbiamo sostenuto sin dall’inizio, rappresenta uno dei passaggi cruciali del nostro percorso strategico sui digital asset: il nostro obiettivo è offrire soluzioni innovative che rendano più semplici ed efficienti le transazioni finanziarie, sia nel mercato europeo sia su scala”.

Verso un Nuovo Standard nei Pagamenti Digitali: Prospettive Future

L’iniziativa delle nove banche europee rappresenta un passo significativo verso un nuovo standard nei pagamenti digitali. La creazione di una stablecoin in euro, regolamentata e supportata da istituzioni finanziarie consolidate, potrebbe contribuire a ridurre la dipendenza dal dollaro e a promuovere l’innovazione nel settore dei pagamenti.

Tuttavia, la strada verso un ecosistema di pagamenti digitali europeo competitivo e integrato è ancora lunga. Sarà fondamentale superare le sfide legate alla frammentazione regolamentare e ai rischi dei multi-issuance stablecoins. Inoltre, sarà necessario trovare un equilibrio tra l’innovazione e la tutela dei consumatori, garantendo che i nuovi strumenti finanziari siano sicuri e accessibili a tutti.

La competizione con l’euro digitale, promosso dalla Banca Centrale Europea, rappresenta un’ulteriore sfida. Mentre l’euro digitale potrebbe concentrarsi sui pagamenti al dettaglio, la stablecoin bancaria potrebbe focalizzarsi sui pagamenti programmabili e sugli asset digitali. La coesistenza o la competizione tra questi due strumenti dipenderà dalle scelte strategiche delle istituzioni europee e dalla capacità del settore privato di innovare e adattarsi alle nuove esigenze del mercato.

Considerazioni Finali: Un Nuovo Capitolo per la Sovranità Finanziaria Europea

L’iniziativa delle nove banche europee segna un punto di svolta nel panorama dei pagamenti digitali, aprendo un nuovo capitolo per la sovranità finanziaria europea. La creazione di una stablecoin in euro, supportata da istituzioni finanziarie consolidate e regolamentata secondo gli standard europei, rappresenta una risposta concreta alla crescente necessità di un sistema di pagamenti autonomo e competitivo. Questo progetto non solo mira a ridurre la dipendenza dal dollaro, ma anche a promuovere l’innovazione e la modernizzazione del sistema finanziario europeo, offrendo nuove opportunità per i consumatori e le imprese.

La sfida ora è quella di superare le complessità regolamentari e tecnologiche, garantendo che la stablecoin sia sicura, accessibile e in grado di competere con le soluzioni esistenti. Il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità delle banche di collaborare e di adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato, creando un ecosistema di pagamenti digitali che sia veramente europeo e in grado di sostenere la crescita economica e la sovranità finanziaria del continente.

Amici lettori, riflettiamo un attimo. Una nozione base di nuove strategie bancarie è la diversificazione dei servizi offerti. Le banche non sono più solo luoghi dove depositare denaro, ma veri e propri ecosistemi finanziari che offrono soluzioni innovative come le stablecoin. Una nozione avanzata è la tokenizzazione degli asset, che permette di trasformare beni reali in token digitali, aprendo nuove opportunità di investimento e di scambio. Cosa ne pensate? Siete pronti a questo cambiamento? Come vedete il futuro dei pagamenti digitali in Europa?


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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