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AIPB: Scopri i piani per il futuro del private banking

Andrea Ragaini riconfermato alla presidenza AIPB: quali sono le strategie per il triennio 2025-2028 e come influenzeranno il settore?
  • AuM: aumento del 21,2%, da 1.037 a 1.257 miliardi (€).
  • Nuovi operatori: afflusso di 71 miliardi (€) nel settore.
  • Liquidità e depositi: diminuzione dal 16% al 14%.

Oggi, 6 maggio 2025, l’Associazione Italiana Private Banking (AIPB) ha annunciato la riconferma di Andrea Ragaini alla presidenza per il triennio 2025-2028. Questa decisione, presa durante l’assemblea degli associati tenutasi a Milano, segna un momento storico per l’associazione, essendo la prima volta in vent’anni che si opta per la continuità della leadership. Contestualmente, è stata confermata Antonella Massari nel ruolo di segretaria generale, e si è proceduto al rinnovo del Comitato Direttivo e del Consiglio di Amministrazione, mantenendo una linea di coerenza con la gestione precedente.

Un Segnale di Continuità e Fiducia

La riconferma di Ragaini è un chiaro segnale di fiducia nelle strategie implementate nel triennio precedente. Come ha sottolineato lo stesso Ragaini, questa scelta riflette la volontà di proseguire un “progetto strategico avviato nel triennio precedente, con una visione di lungo periodo, per affrontare al meglio le sfide future del settore“. In un contesto di trasformazioni politiche, economiche e sociali, la continuità nella leadership appare come un elemento di stabilità e garanzia per il futuro del private banking in Italia.

Le Linee Programmatiche per il Futuro

L’assemblea degli associati ha delineato tre linee programmatiche fondamentali per il triennio 2025-2028, che si pongono in continuità con il lavoro svolto negli anni passati:

1. Consolidare il ruolo del private banking e della gestione professionale del risparmio per la crescita del Paese: Questo obiettivo mira a sfruttare le opportunità offerte dalla Savings and Investment Union (SIU) europea per stimolare l’economia nazionale.
2. Connettere il risparmio privato con l’economia reale, in particolare le PMI: L’AIPB intende rafforzare il ruolo del private banking come ponte tra i capitali privati e le piccole e medie imprese, favorendo così lo sviluppo economico del territorio.
3. Promuovere un nuovo paradigma in cui la pianificazione patrimoniale privata sarà complementare al welfare e alla protezione sociale pubblica: In questa prospettiva, si cerca di elevare la pianificazione finanziaria individuale a supporto del sistema di assistenza e previdenza sociale statale. Questo orientamento intende far fronte alle criticità derivanti dal progressivo invecchiamento della popolazione, proponendo un’azione congiunta tra disponibilità finanziarie private e le strutture di supporto sociale pubbliche.

Un Bilancio Positivo per il Triennio 2022-2024

Il triennio 2022-2024 ha visto il private banking italiano registrare risultati significativi. Il volume degli attivi in gestione (AuM) è salito da 1.037 miliardi di euro a fine 2021 a 1.257 miliardi di euro a fine 2024, evidenziando un incremento complessivo del 21,2%. Questo aumento è stato trainato da una raccolta netta di 146 miliardi di euro, in crescita dell’11,4% nel periodo, e dall’effetto positivo delle performance finanziarie, che ha contribuito per 35 miliardi di euro. L’arrivo di nuovi attori nel panorama settoriale ha generato un afflusso di 71 miliardi di euro in termini di patrimonio, elevando la porzione totale del mercato del private banking sulla ricchezza finanziaria delle famiglie italiane al 34%. Si è inoltre assistito a un forte ritorno verso gli strumenti amministrati, passati dal 22% del 2021 al 31% del 2024, mentre il risparmio gestito è sceso dal 40% al 35% e l’assicurativo dal 23% al 20%. Si registra una modesta contrazione per quanto concerne la liquidità e i depositi, scesi dal 16% al 14%.

## Prospettive Future e Sfide del Settore
La riconferma di Andrea Ragaini alla presidenza dell’AIPB avviene in un momento cruciale per il settore del private banking. Le sfide poste dall’evoluzione dei mercati finanziari, dalle nuove normative europee e dai cambiamenti demografici richiedono una leadership forte e una visione strategica di lungo periodo. La capacità di connettere il risparmio privato con l’economia reale, di promuovere la pianificazione patrimoniale come strumento complementare al welfare pubblico e di adattarsi alle nuove tecnologie saranno elementi chiave per il successo del private banking italiano nei prossimi anni.

## Verso un Nuovo Orizzonte Finanziario: Riflessioni sul Private Banking

Il mondo della finanza è in continua evoluzione, e il private banking non fa eccezione. Una nozione base da tenere a mente è che il private banking non è solo per i super-ricchi. Si tratta di un servizio personalizzato che offre consulenza finanziaria, gestione patrimoniale e pianificazione successoria a individui e famiglie con un patrimonio significativo.
Una nozione più avanzata è che il private banking sta diventando sempre più digitale e orientato alla sostenibilità. Le banche private stanno investendo in nuove tecnologie per offrire ai propri clienti un’esperienza più efficiente e personalizzata, e stanno integrando criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle loro strategie di investimento.

La riconferma di Andrea Ragaini alla presidenza dell’AIPB ci invita a riflettere sul ruolo del private banking nel futuro dell’economia italiana. Come possiamo sfruttare al meglio le risorse del settore per sostenere la crescita delle imprese, promuovere l’innovazione e garantire un futuro finanziario più sicuro per tutti? La risposta a questa domanda richiederà un impegno congiunto da parte di istituzioni, professionisti e investitori, con l’obiettivo di costruire un sistema finanziario più efficiente, inclusivo e sostenibile. — Oggi, 6 maggio 2025, l’Associazione Italiana Private Banking (AIPB) ha annunciato la riconferma di Andrea Ragaini alla presidenza per il triennio 2025-2028. Questa decisione, presa durante l’assemblea degli associati tenutasi a Milano, segna un momento storico per l’associazione, essendo la prima volta in vent’anni che si opta per la continuità della leadership. Contestualmente, è stata confermata Antonella Massari nel ruolo di segretaria generale, e si è proceduto al rinnovo del Comitato Direttivo e del Consiglio di Amministrazione, mantenendo una linea di coerenza con la gestione precedente.

Un Segnale di Continuità e Fiducia

La riconferma di Ragaini è un chiaro segnale di fiducia nelle strategie implementate nel triennio precedente. Come ha sottolineato lo stesso Ragaini, questa scelta riflette la volontà di proseguire un “progetto strategico avviato nel triennio precedente, con una visione di lungo periodo, per affrontare al meglio le sfide future del settore“. In un contesto di trasformazioni politiche, economiche e sociali, la continuità nella leadership appare come un elemento di stabilità e garanzia per il futuro del private banking in Italia.

Le Linee Programmatiche per il Futuro

L’assemblea degli associati ha delineato tre linee programmatiche fondamentali per il triennio 2025-2028, che si pongono in continuità con il lavoro svolto negli anni passati:

1. Consolidare il ruolo del private banking e della gestione professionale del risparmio per la crescita del Paese: Questo obiettivo mira a sfruttare le opportunità offerte dalla Savings and Investment Union (SIU) europea per stimolare l’economia nazionale. 2. Connettere il risparmio privato con l’economia reale, in particolare le PMI: L’AIPB intende rafforzare il ruolo del private banking come ponte tra i capitali privati e le piccole e medie imprese, favorendo così lo sviluppo economico del territorio.
3. Promuovere un nuovo paradigma in cui la pianificazione patrimoniale privata sarà complementare al welfare e alla protezione sociale pubblica: In questa prospettiva, si cerca di elevare la pianificazione finanziaria individuale a supporto del sistema di assistenza e previdenza sociale statale. Questo orientamento intende far fronte alle criticità derivanti dal progressivo invecchiamento della popolazione, proponendo un’azione congiunta tra disponibilità finanziarie private e le strutture di supporto sociale pubbliche.

Un Bilancio Positivo per il Triennio 2022-2024

Il triennio 2022-2024 ha visto il private banking italiano registrare risultati significativi. Il volume degli attivi in gestione (AuM) è salito da 1.037 miliardi di euro a fine 2021 a 1.257 miliardi di euro a fine 2024, evidenziando un incremento complessivo del 21,2%. Questo aumento è stato trainato da una raccolta netta di 146 miliardi di euro, in crescita dell’11,4% nel periodo, e dall’effetto positivo delle performance finanziarie, che ha contribuito per 35 miliardi di euro. L’arrivo di nuovi attori nel panorama settoriale ha generato un afflusso di 71 miliardi di euro in termini di patrimonio, elevando la porzione totale del mercato del private banking sulla ricchezza finanziaria delle famiglie italiane al 34%. Si registra una modesta contrazione per quanto concerne la liquidità e i depositi, scesi dal 16% al 14%.

Il volume degli attivi in gestione ha raggiunto i 1.257 miliardi di euro alla fine del 2024, partendo da 1.037 miliardi di euro a fine 2021, con un aumento aggregato del 21,2%.
L’entrata di nuovi protagonisti nel settore ha apportato masse per un valore di 71 miliardi, aumentando la fetta complessiva di mercato del private banking sul patrimonio finanziario delle famiglie italiane al 34%.
Una leggera flessione ha interessato la liquidità e i depositi, con una diminuzione dal 16% al 14%. Il volume degli attivi in gestione ha raggiunto i 1.257 miliardi di euro alla fine del 2024, partendo da 1.037 miliardi di euro a fine 2021, con un aumento aggregato del 21,2%.
L’entrata di nuovi protagonisti nel settore ha apportato masse per un valore di 71 miliardi, aumentando la fetta complessiva di mercato del private banking sul patrimonio finanziario delle famiglie italiane al 34%.
Una leggera flessione ha interessato la liquidità e i depositi, con una diminuzione dal 16% al 14%.
Il volume degli attivi in gestione ha raggiunto i 1.257 miliardi di euro alla fine del 2024, partendo da 1.037 miliardi di euro a fine 2021, con un aumento aggregato del 21,2%. L’entrata di nuovi protagonisti nel settore ha apportato masse per un valore di 71 miliardi, aumentando la fetta complessiva di mercato del private banking sul patrimonio finanziario delle famiglie italiane al 34%.
Una leggera flessione ha interessato la liquidità e i depositi, con una diminuzione dal 16% al 14%.

Il volume degli attivi in gestione ha raggiunto i 1.257 miliardi di euro alla fine del 2024, partendo da 1.037 miliardi di euro a fine 2021, con un aumento aggregato del 21,2%. L’entrata di nuovi protagonisti nel settore ha apportato masse per un valore di 71 miliardi, aumentando la fetta complessiva di mercato del private banking sul patrimonio finanziario delle famiglie italiane al 34%.
Una leggera flessione ha interessato la liquidità e i depositi, con una diminuzione dal 16% al 14%.

Il volume degli attivi in gestione ha raggiunto i 1.257 miliardi di euro alla fine del 2024, partendo da 1.037 miliardi di euro a fine 2021, con un aumento aggregato del 21,2%.
L’entrata di nuovi protagonisti nel settore ha apportato masse per un valore di 71 miliardi, aumentando la fetta complessiva di mercato del private banking sul patrimonio finanziario delle famiglie italiane al 34%.
Una leggera flessione ha interessato la liquidità e i depositi, con una diminuzione dal 16% al 14%.

Il totale degli Asset Under Management (AuM) è passato da 1.037 miliardi di euro alla fine del 2021 a 1.257 miliardi di euro al termine del 2024, denotando una crescita complessiva pari al 21,2%.
L’inclusione di inediti operatori di mercato ha comportato 71 miliardi di euro di masse, incrementando la quota di mercato complessiva del private banking rispetto al patrimonio finanziario delle famiglie italiane raggiungendo il 34%.
Si osserva un piccolo decremento della liquidità e dei depositi, passati dal 16% al 14%.

Il totale degli Asset Under Management (AuM) è passato da 1.037 miliardi di euro alla fine del 2021 a 1.257 miliardi di euro al termine del 2024, denotando una crescita complessiva pari al 21,2%.
L’inclusione di inediti operatori di mercato ha comportato 71 miliardi di euro di masse, incrementando la quota di mercato complessiva del private banking rispetto al patrimonio finanziario delle famiglie italiane raggiungendo il 34%.
Si osserva un piccolo decremento della liquidità e dei depositi, passati dal 16% al 14%.

Il totale degli Asset Under Management (AuM) è passato da 1.037 miliardi di euro alla fine del 2021 a 1.257 miliardi di euro al termine del 2024, denotando una crescita complessiva pari al 21,2%.
L’inclusione di inediti operatori di mercato ha comportato 71 miliardi di euro di masse, incrementando la quota di mercato complessiva del private banking rispetto al patrimonio finanziario delle famiglie italiane raggiungendo il 34%.
Si osserva un piccolo decremento della liquidità e dei depositi, passati dal 16% al 14%.

Il totale degli Asset Under Management (AuM) è passato da 1.037 miliardi di euro alla fine del 2021 a 1.257 miliardi di euro al termine del 2024, denotando una crescita complessiva pari al 21,2%.
L’inclusione di inediti operatori di mercato ha comportato 71 miliardi di euro di masse, incrementando la quota di mercato complessiva del private banking rispetto al patrimonio finanziario delle famiglie italiane raggiungendo il 34%.
Si osserva un piccolo decremento della liquidità e dei depositi, passati dal 16% al 14%.

Il totale degli Asset Under Management (AuM) è passato da 1.037 miliardi di euro alla fine del 2021 a 1.257 miliardi di euro al termine del 2024, denotando una crescita complessiva pari al 21,2%.
L’inclusione di inediti operatori di mercato ha comportato 71 miliardi di euro di masse, incrementando la quota di mercato complessiva del private banking rispetto al patrimonio finanziario delle famiglie italiane raggiungendo il 34%.
Si osserva un piccolo decremento della liquidità e dei depositi, passati dal 16% al 14%.

Il totale degli Asset Under Management (AuM) è passato da 1.037 miliardi di euro alla fine del 2021 a 1.257 miliardi di euro al termine del 2024, denotando una crescita complessiva pari al 21,2%.
L’inclusione di inediti operatori di mercato ha comportato 71 miliardi di euro di masse, incrementando la quota di mercato complessiva del private banking rispetto al patrimonio finanziario delle famiglie italiane raggiungendo il 34%.
Si osserva un piccolo decremento della liquidità e dei depositi, passati dal 16% al 14%.

Il totale degli Asset Under Management (AuM) è passato da 1.037 miliardi di euro alla fine del 2021 a 1.257 miliardi di euro al termine del 2024, denotando una crescita complessiva pari al 21,2%. L’inclusione di inediti operatori di mercato ha comportato 71 miliardi di euro di masse, incrementando la quota di mercato complessiva del private banking rispetto al patrimonio finanziario delle famiglie italiane raggiungendo il 34%.
Si osserva un piccolo decremento della liquidità e dei depositi, passati dal 16% al 14%.

Il totale degli Asset Under Management (AuM) è passato da 1.037 miliardi di euro alla fine del 2021 a 1.257 miliardi di euro al termine del 2024, denotando una crescita complessiva pari al 21,2%.
L’inclusione di inediti operatori di mercato ha comportato 71 miliardi di euro di masse, incrementando la quota di mercato complessiva del private banking rispetto al patrimonio finanziario delle famiglie italiane raggiungendo il 34%.
Si osserva un piccolo decremento della liquidità e dei depositi, passati dal 16% al 14%.
## Prospettive Future e Sfide del Settore
La riconferma di Andrea Ragaini alla presidenza dell’AIPB avviene in un momento cruciale per il settore del private banking. Le sfide poste dall’evoluzione dei mercati finanziari, dalle nuove normative europee e dai cambiamenti demografici richiedono una leadership forte e una visione strategica di lungo periodo. La capacità di connettere il risparmio privato con l’economia reale, di promuovere la pianificazione patrimoniale come strumento complementare al welfare pubblico e di adattarsi alle nuove tecnologie saranno elementi chiave per il successo del private banking italiano nei prossimi anni.
## Verso un Nuovo Orizzonte Finanziario: Riflessioni sul Private Banking

Il mondo della finanza è in continua evoluzione, e il private banking non fa eccezione. Una nozione base da tenere a mente è che il private banking non è solo per i super-ricchi. Si tratta di un servizio personalizzato che offre consulenza finanziaria, gestione patrimoniale e pianificazione successoria a individui e famiglie con un patrimonio significativo.

Una nozione più avanzata è che il private banking sta diventando sempre più digitale e orientato alla sostenibilità. Le banche private stanno investendo in nuove tecnologie per offrire ai propri clienti un’esperienza più efficiente e personalizzata, e stanno integrando criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle loro strategie di investimento. La riconferma di Andrea Ragaini alla presidenza dell’AIPB ci invita a riflettere sul ruolo del private banking nel futuro dell’economia italiana. Come possiamo sfruttare al meglio le risorse del settore per sostenere la crescita delle imprese, promuovere l’innovazione e garantire un futuro finanziario più sicuro per tutti? La risposta a questa domanda richiederà un impegno congiunto da parte di istituzioni, professionisti e investitori, con l’obiettivo di costruire un sistema finanziario più efficiente, inclusivo e sostenibile.

Oggi, 6 maggio 2025, l’Associazione Italiana Private Banking (AIPB) ha annunciato la riconferma di Andrea Ragaini alla presidenza per il triennio 2025-2028. Questa decisione, presa durante l’assemblea degli associati tenutasi a Milano, segna un momento storico per l’associazione, essendo la prima volta in vent’anni che si opta per la continuità della leadership. Contestualmente, è stata confermata Antonella Massari nel ruolo di segretaria generale, e si è proceduto al rinnovo del Comitato Direttivo e del Consiglio di Amministrazione, mantenendo una linea di coerenza con la gestione precedente.

Un Segnale di Continuità e Fiducia

La riconferma di Ragaini è un chiaro segnale di fiducia nelle strategie implementate nel triennio precedente. Come ha sottolineato lo stesso Ragaini, questa scelta riflette la volontà di proseguire un “progetto strategico avviato nel triennio precedente, con una visione di lungo periodo, per affrontare al meglio le sfide future del settore“. In un contesto di trasformazioni politiche, economiche e sociali, la continuità nella leadership appare come un elemento di stabilità e garanzia per il futuro del private banking in Italia.

Le Linee Programmatiche per il Futuro

L’assemblea degli associati ha delineato tre linee programmatiche fondamentali per il triennio 2025-2028, che si pongono in continuità con il lavoro svolto negli anni passati:

1. Consolidare il ruolo del private banking e della gestione professionale del risparmio per la crescita del Paese: Questo obiettivo mira a sfruttare le opportunità offerte dalla Savings and Investment Union (SIU) europea per stimolare l’economia nazionale. 2. Connettere il risparmio privato con l’economia reale, in particolare le PMI: L’AIPB intende rafforzare il ruolo del private banking come ponte tra i capitali privati e le piccole e medie imprese, favorendo così lo sviluppo economico del territorio. 3. Promuovere un nuovo paradigma in cui la pianificazione patrimoniale privata sarà complementare al welfare e alla protezione sociale pubblica: In questa prospettiva, si cerca di elevare la pianificazione finanziaria individuale a supporto del sistema di assistenza e previdenza sociale statale. Questo orientamento intende far fronte alle criticità derivanti dal progressivo invecchiamento della popolazione, proponendo un’azione congiunta tra disponibilità finanziarie private e le strutture di supporto sociale pubbliche.

[IMMAGINE=”Crea un’immagine astratta e concettuale che rappresenti l’Associazione Italiana Private Banking (AIPB), Andrea Ragaini (presidente), e il concetto di private banking. L’immagine dovrebbe includere forme geometriche pure e razionali, con linee verticali e orizzontali predominanti. Rappresenta l’AIPB come una struttura solida e stabile, magari un cubo o un parallelepipedo stilizzato. Andrea Ragaini può essere simboleggiato da una linea verticale che si erge dalla struttura, indicando leadership e crescita. Il private banking può essere rappresentato da cerchi concentrici che si espandono, simboleggiando la crescita
## Le nuove frasi sono state applicate
Il totale degli Asset Under Management (AuM) è passato da 1.037 miliardi di euro alla fine del 2021 a 1.257 miliardi di euro al termine del 2024, denotando una crescita complessiva pari al 21,2%.
L’inclusione di inediti operatori di mercato ha comportato 71 miliardi di euro di masse, incrementando la quota di mercato complessiva del private banking rispetto al patrimonio finanziario delle famiglie italiane raggiungendo il 34%.
Si osserva un piccolo decremento della liquidità e dei depositi, passati dal 16% al 14%.

Gli Asset Under Management (AuM) hanno fatto registrare un aumento del 21,2% nel triennio considerato, passando da 1.037 miliardi di euro a fine 2021 a 1.257 miliardi di euro a fine 2024.
L’afflusso di 71 miliardi di euro derivante dall’entrata di nuovi operatori ha permesso al private banking di raggiungere una quota del 34% della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane.
La quota relativa a liquidità e depositi ha subito una leggera flessione, passando dal 16% al 14%.
Gli Asset Under Management (AuM) hanno fatto registrare un aumento del 21,2% nel triennio considerato, passando da 1.037 miliardi di euro a fine 2021 a 1.257 miliardi di euro a fine 2024.
L’afflusso di 71 miliardi di euro derivante dall’entrata di nuovi operatori ha permesso al private banking di raggiungere una quota del 34% della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane.
La quota relativa a liquidità e depositi ha subito una leggera flessione, passando dal 16% al 14%.
Gli Asset Under Management (AuM) hanno fatto registrare un aumento del 21,2% nel triennio considerato, passando da 1.037 miliardi di euro a fine 2021 a 1.257 miliardi di euro a fine 2024.
L’afflusso di 71 miliardi di euro derivante dall’entrata di nuovi operatori ha permesso al private banking di raggiungere una quota del 34% della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane.
La quota relativa a liquidità e depositi ha subito una leggera flessione, passando dal 16% al 14%.

Gli Asset Under Management (AuM) hanno fatto registrare un aumento del 21,2% nel triennio considerato, passando da 1.037 miliardi di euro a fine 2021 a 1.257 miliardi di euro a fine 2024.
L’afflusso di 71 miliardi di euro derivante dall’entrata di nuovi operatori ha permesso al private banking di raggiungere una quota del 34% della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane.
La quota relativa a liquidità e depositi ha subito una leggera flessione, passando dal 16% al 14%.

Gli Asset Under Management (AuM) hanno fatto registrare un aumento del 21,2% nel triennio considerato, passando da 1.037 miliardi di euro a fine 2021 a 1.257 miliardi di euro a fine 2024.
L’afflusso di 71 miliardi di euro derivante dall’entrata di nuovi operatori ha permesso al private banking di raggiungere una quota del 34% della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane.
La quota relativa a liquidità e depositi ha subito una leggera flessione, passando dal 16% al 14%.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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